Una visita nella magica Firenze

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Se si parla di Arte, in qualsiasi delle sue forme, letteratura, scultura, cucina o pittura, Firenze è sicuramente la città giusta da visitare. 

Abbiamo visitato questa piccola metropoli il primo weekend di Marzo, e ne siamo rimasti affascinati: una città a misura d’uomo, dove a ogni angolo c’è un po’ di arte.

Siamo partiti con la parte più incantevole di Firenze, ovvero la piazza del Duomo. Qui si trovano indubbiamente tre delle opere più importanti della città: la Basilica di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni.

La chiesa di Santa Maria del Fiore, chiamata così come allusione al giglio, simbolo di Firenze, è stata il risultato di un progetto architettonico iniziato nel 1296. La cupola del Duomo è opera del Brunelleschi, che venne ostacolato dai concittadini per le sue tecniche innovative: il suo obiettivo era quello di alleggerire l’imponente struttura. 

Il rivestimento esterno della basilica è costituito da marmi bianchi di Carrara, marmi rossi di Siena e marmi verdi di Prato; la facciata fu completata nel 1886. 

A fianco ad essa si erge il celebre campanile di Giotto. È alto circa 85 metri e largo 15,  ed è tra le più grandi testimonianze dell’architettura gotica fiorentina del XIII Secolo.

Il Campanile di Giotto è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano il Duomo; la sua costruzione iniziò nel 1334. Dopo la morte di Giotto, il progetto originale venne seguito per i primi due piani. I lavori furono poi interrotti per 2 anni e successivamente il Campanile di Giotto fu portato a termine nel 1359 (dopo gli anni della peste a Firenze) da Francesco Talenti.

Di fronte alla chiesa, si trova invece il Battistero, del XII secolo. Esso fu costruito per accogliere il fonte battesimale del Duomo; ha pianta ottagonale, coperta da una vasta cupola a spicchi, non visibile però all’esterno perché è inglobata da un tetto piramidale. L’esterno è interamente rivestito da marmi vivacemente contrastanti, bianco di Carrara e verde di Prato.

Tutti e tre gli edifici sono visitabili con un biglietto unico (prezzo 18€), che si può prenotare online sul sito ufficiale.

Ci siamo poi diretti verso un’altra piazza altrettanto importante: piazza della Signoria.

Anch’essa è situata nel centro storico, ed è da sempre il centro politico e della vita civile di Firenze. In mezzo alla piazza è collocato il monumento equestre di Cosimo I e la Fontana del Nettuno, eretta accanto a Palazzo Vecchio.

Di fronte all’ingresso, troviamo delle copie in bronzo di Giuditta e Oloferne, il David di Michelangelo (l’originale è conservato nella Galleria dell’Accademia) ed il gruppo marmoreo di Ercole e Caco. Molte sculture di epoca romana sono poi esposte nella Loggia della Signoria, costruita nel 1382, nella parte sinistra della piazza.

Essendo ora di pranzare, ci siamo poi fermati alla “Prosciutteria”, un ottimo locale nel cuore di Firenze. Abbiamo entrambi preso una schiacciata con porchetta e un bicchiere di Chianti: consigliatissimo!

Dopo pranzo ci siamo poi diretti verso il lungo Arno, per ammirare un altro simbolo di Firenze: Ponte Vecchio.

La costruzione originale, in legno e pietra, fu realizzata in epoca romana e nel corso dei secoli fu distrutta diverse dalle piene dell’Arno. Ponte Vecchio, realizzato come lo vediamo oggi nel 1345 da Taddeo Gaddi, fu il primo ponte nella storia in cui si usarono archi ribassati per la costruzione, espediente che lo salvò dalle molte distruzioni patite nei secoli. Da allora Ponte Vecchio è ancora in piedi, danneggiato e riparato più volte ma mai più distrutto.

Fin dal ‘300 qui trovarono sede botteghe popolari, fra cui antichi macellai e verdurai,  perché così potevano scaricare i loro rifiuti direttamente in Arno.

La realizzazione, voluta da Cosimo I de’ Medici nel 1565, del Corridoio Vasariano fra la sede del governo della città, Palazzo Vecchio, e la nuova reggia dei Medici a Palazzo Pitti portò nel corso degli anni il trasferimento delle botteghe “povere” del Ponte, che lasciarono il posto a Orafi, argentieri e gioiellieri: ancora oggi, rimaniamo accecati dal luccichio che pervade le vetrine di questi negozi, che sono tutt’ora aperti. 

A pomeriggio inoltrato, ci siamo poi diretti in un luogo veramente unico, ovvero Piazzale Michelangelo. La vista che si gode da questo punto è veramente magica, a 360º sulla città. Fu realizzato nel 1875 e nel centro del piazzale troviamo il monumento a Michelangelo.

Giusto il tempo di riprendere fiato (ricordiamo che abbiamo percorso il tragitto a piedi per tutto il weekend), e poi siamo ripartiti verso la prossima meta: la Basilica di Santa Croce.

Essa è stata costruita a partire dal 1294 e consacrata nel 1443. All’interno della chiesa troviamo le spoglie di artisti di altissimo livello, come Machiavelli, Michelangelo, Galileo Galilei.

É possibile acquistare i biglietti sia sul posto che online, sul sito ufficiale, ad un prezzo di €8,00.

Essendo quasi ora di cena, siamo poi fermati in un’osteria in quel quartiere, dove abbiamo potuto mangiare delle squisite pappardelle al cinghiale, accompagnate dalle bruschette, tipiche di Firenze.

Siamo poi tornati all’hotel Rex, dove alloggiavamo, passando per un’ultima visita alla Basilica di Santa Maria del Fiore, che di notte assume un aspetto ancora più imponente.

Il secondo e ultimo giorno nella città di Firenze ci siamo svegliati presto, in quanto avevamo appuntamento alle ore 10.00 per la Galleria degli Uffizi.

Abbiamo dovuto presentarci con 15 minuti di anticipo, per ritirare i biglietti presi online sul sito ufficiale (24€), e saltare così la coda. Purtroppo molte persone hanno la nostra stessa idea, e siamo dovuti rimanere in fila per mezz’ora.  Superati i controlli però, quello che abbiamo avuto di fronte ci ha lasciato a bocca aperta.

Gli Uffizi ospitano infatti un grande patrimonio artistico, che comprende migliaia di quadri, dall’epoca medievale a quella moderna, un gran numero di sculture antiche e di miniature. Tra gli artisti di spicco possiamo ricordare Giotto, Botticelli, Correggio, Raffaello, Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Caravaggio. All’interno troviamo anche opere di artisti tedeschi, olandesi e fiamminghi. Tra questi: Dorer, Rembrandt, Rubens.

La Galleria degli Uffizi fu anch’essa progetto di Giorgio Vasari. In principio il palazzo era destinato ad accogliere gli uffici amministrativi e giudiziari (Uffizi) dello Stato fiorentino. Fu realizzata per volontà del granduca Francesco I e arricchita grazie al contributo della famiglia Medici.

Abbiamo speso tutta la mattinata tra le opere d’arte e, verso l’ora di pranzo siamo andati a mangiare in un locale “must” a Firenze, All’Antico Vinaio, che offre una grande varietà di schiacciate ad un prezzo modico. Un consiglio: preparatevi a mezz’ora o più di coda perché, nonostante questa attività possegga tre negozi nella stessa via, le code arrivano quasi fino alla piazza annessa, ma ne vale la pena!

Soddisfatti dell’ottimo pranzo, ci siamo spostati verso un altro quartiere della città, per ammirare da fuori Palazzo Pitti. Esso è situato sul colle di Boboli e fu costruito nella seconda metà del XV secolo da un ricco mercante fiorentino.

Le sale di Palazzo Pitti, insieme ad altre costruzioni dell’annesso Giardino di Boboli , ospitano molti tra i più importanti musei fiorentini. Qui troviamo busti di arte romana, statue del Cinquecento e il Genio Mediceo, un fanciullo che tiene in mano una sfera ed un piccolo ariete con coda di delfino, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali.

Il prezzo per la visita a palazzo è di 16€, e comprende anche la visita al Giardino di Boboli.

Dopo Palazzo Pitti, abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria Novella, nell’omonima piazza.

Questa chiesa era il centro dell’ordine domenicano: conserva uno stile romanico all’esterno con i marmi bianchi e verdi con disegni geometrici ed uno stile gotico al suo interno. La sua costruzione iniziò nel 1246 e fu completata nella prima metà del 1300 da Jacopo Alberti. All’interno si trovano capolavori come “La Trinità” di Masaccio, i celebri ‘crocifissi’ di Giotto e di Brunelleschi.

É possibile visitarla ad un prezzo di €7,50.

Il nostro weekend è quasi giunto al termine e, prima di dare un ultimo saluto alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, abbiamo sfruttato l’iniziativa “Domenica al Museo”, e dato che era la prima domenica di marzo, abbiamo potuto visitare gratuitamente la Galleria dell’Accademia (il prezzo del biglietto è di €12,00).

La Galleria dell’Accademia è famosa nel mondo grazie alla presenza di sculture di Michelangelo: i Prigioni, il San Matteo e in particolare il celebre David di Michelangelo, trasferito qui nel 1873 (prima era situato in piazza della Signoria).

Impossibile non rimanere a bocca aperta di fronte alla maestosità del David, un vero e proprio capolavoro della scultura rinascimentale. Molti studiosi convengono sull’affermazione che questa può essere considerata l’opera d’arte più bella creata dall’umanità.

Rispetto agli altri David realizzati da Verrocchio e da Donatello, in questo di Michelangelo sembra trasparire un forte concetto di solidità, perfezione e potenza legate assieme da linee armoniose e dolci; un prototipo perfetto di bellezza assoluta.

La scultura è realizzata in marmo bianco, ed è stata commissionata dall’Opera del Duomo di Firenze come simbolo della repubblica fiorentina; la statua rappresenta David, l’eroe biblico, prima di affrontare Golia. 

Abbiamo salutato la città con un ultima visita alla Basilica di Santa Maria del Fiore, portandoci a casa tante nuove emozioni e ricordi da rivivere.